Il ministro della Difesa Oleksiy Reznikov cerca forniture di munizioni in quantità per alleviare la grave carenza dell'esercito ucraino
Financial Times - L'Ucraina si è appellata all'UE affinché invii a Kiev 250.000 proiettili di artiglieria al mese per alleviare la carenza critica che avverte l'esercito Ucraino sta scontando sul campo di battaglia.
In una lettera agli omologhi ministri dei 27 Stati membri dell'UE, ottenuta e riportata dal Financial Times, il ministro della difesa ucraino Oleksiy Reznikov fa presente che le forze armate ucraine stanno al momento sparando solo un quinto dei colpi che dovrebbero a causa della mancanza di rifornimenti.
La richiesta supera di gran lunga il pacchetto di aiuti di cui l'Unione Europea sta discutendo.
Venerdì è stato riferito che le forze ucraine si sarebbero ritirate dalla città di Bakhmut, che è diventata il punto focale sia della resistenza di Kiev che della spinta di Mosca per riprendere slancio, segnando il primo grande successo della Russia nella sua nuova offensiva.
Reznikov scrive che l'artiglieria gioca un "ruolo cruciale". In media l'Ucraina sparava 110.000 proiettili calibro 155 mm al mese, un quarto della quantità usata dalla Russia.
"Se non fossimo limitati dalla quantità di proiettili di artiglieria disponibili, potremmo utilizzare l'intero set di munizioni, circa 594.000 proiettili al mese", ha detto, riferendosi alla capacità dei sistemi di artiglieria a disposizione dell'Ucraina.
Gli analisti della difesa, riporta FT, affermano che Kiev ha più di 300 sistemi di artiglieria, per lo più donati dagli alleati.
Reznikov, che ha anche inviato la lettera al capo della politica estera dell'UE Josep Borrell, afferma di sostenere una recente iniziativa europea volta ad aumentare la produzione di munizioni per sostenere l'Ucraina. Il mese scorso l'Estonia ha proposto che l'UE spenda 4 miliardi di euro per acquistare 1 milione di proiettili da inviare a Kiev.
Il piano di Borrell prevede la spesa di 1 miliardo di euro nei prossimi mesi per rimborsare in parte i paesi membri per il costo delle munizioni donate, per ricostituire le loro scorte.
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